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Il Piano Economico Finanziario (PEF)

Il Piano Economico Finanziario (PEF) nelle Concessioni e nelle Procedure di Partenariato Pubblico Privato/Finanza di Progetto, rappresenta lo sviluppo numerico dei dati di Progetto nel corso della durata contrattuale ed indica la capacità dell’iniziativa di sostenere con le risorse generate, le uscite previste. Il PEF è il documento in cui si sintetizzano le valutazioni relative all’Equilibrio Economico-Finanziario del Progetto. L’art. 177 comma 5 del Codice, cita: “L’assetto di interessi dedotto nel contratto di concessione deve garantire la conservazione dell’equilibrio economico-finanziario, intendendosi per tale la contemporanea presenza delle condizioni di convenienza economica e sostenibilità finanziaria. L’equilibrio economico-finanziario sussiste quando i ricavi attesi del progetto sono in grado di coprire i costi operativi e i costi di investimento, di remunerare e rimborsare il capitale di debito e di remunerare il capitale di rischio.
  • per convenienza economica si intende la capacità del progetto di generare ricavi che nell’arco dell’efficacia del contratto, siano almeno in grado di coprire tutti i costi
  • per sostenibilità finanziaria si intende la capacità del progetto di generare flussi di cassa sufficienti a garantire il rimborso sia dei mezzi di terzi utilizzati nell’operazione, che a remunerare gli investitori.

La convenienza economica viene analizzata attraverso Indicatori di redditività quali il Valore Attuale Netto (VAN) e il Tasso Interno di Rendimento (TIR).

Per misurare la sostenibilità finanziaria si utilizzano Indicatori di bancabilità come il Debt Service Cover Ratio (DSCR) e il Loan Life Cover Ratio (LLCR).

Nel dettaglio:

La convenienza economica viene analizzata attraverso Indicatori di redditività quali il Valore Attuale Netto (VAN) e il Tasso Interno di Rendimento (TIR). Per misurare la sostenibilità finanziaria si utilizzano Indicatori di bancabilità come il Debt Service Cover Ratio (DSCR) e il Loan Life Cover Ratio (LLCR).
  • VAN (indicatore di redditività dell’operazione)
Il Valore Attuale Netto è la somma algebrica dei flussi di cassa generati da un progetto e attualizzati secondo un tasso di sconto. Il VAN rappresenta la ricchezza incrementale generata dall’investimento, calcolata nel momento in cui viene effettuata la valutazione. Se questa grandezza è positiva, l’investimento verrà considerato accettabile. Nello specifico avremo un VAN di Progetto che viene determinato come somma algebrica dei flussi di cassa operativi, scontati al tasso del WACC ( costo medio del capitale investito). Per il calcolo del VAN di Progetto secondo la Direttiva 2014/23/UE << dovrebbe essere preso in considerazione in maniera coerente ed uniforme il valore attuale netto dell’insieme degli investimenti, dei costi e dei ricavi del concessionario.>> pertanto il VAN di Progetto  può essere considerato come un valido Indicatore del Rischio Operativo della Concessione/PPP. Il VAN Azionisti indica la redditività per i soci/azionisti del progetto. Per determinare il  VAN Azionisti si considera il cash flow relativo ai portatori di capitale proprio –  MEF/ANAC suggeriscono di utilizzare i flussi di cassa disponibili per gli azionisti e non quelli relativi alla distribuzione di dividendi – e come tasso di attualizzazione il Ke (costo del capitale di rischio).
  • TIR (indicatore di redditività dell’operazione)
Il Tasso Interno di Rendimento è quel tasso che rende nulli i flussi di cassa attualizzati associati a un determinato progetto, ovvero è il tasso di sconto che azzera il valore del VAN. Il valore del TIR di Progetto deve essere adeguatamente maggiore rispetto a quello del WACC : se il rapporto TIR di Progetto/WACC è eccessivamente basso non vi sarà interesse per il relativo Progetto da parte degli Operatori Economici, viceversa se risulta eccessivamente alto, si potrebbero evidenziare dei margini di extra-redditività per il Proponente/Concessionario, potenzialmente capaci di limitare il trasferimento del Rischio Operativo. Il valore del TIR Azionisti deve essere adeguatamente maggiore rispetto a quello del Ke.
  • DSCR (indicatore di sostenibilità finanziaria)
Il DSCR misura la sostenibilità del servizio del debito in ogni esercizio. La sostenibilità del servizio del debito è verificata al conseguimento di un valore del DSCR  almeno superiore all’unità.
  • LLCR (indicatore di sostenibilità finanziaria)
L’LLCR analizza la sostenibilità del debito facendo riferimento all’intera durata del  finanziamento. L’entità dell’LLCR, durante ogni esercizio, deve attestarsi su valori superiori all’unità
  • Ke
Il costo dei mezzi propri (capitale di rischio o Equity), ovvero il tasso di rendimento previsto dall’azionista/investitore, ovvero dal Concessionario/Proponente.
  • WACC
Il costo medio ponderato del capitale (Weigthed Average Cost of Capital, WACC) è rappresentato dalla media ponderata tra il costo del debito al netto dell’imposizione fiscale ed il costo del capitale proprio, “pesati” per la rispettiva percentuale di incidenza rispetto all’intera struttura del capitale.
  • DPBP – DISCOUNTED PAYBACK PERIOD
È l’indice che identifica l’arco di tempo necessario per recuperare l’investimento effettuato. Esso indica cioè il numero di anni per i quali la somma dei flussi di cassa netti attualizzati e relativi ad uno specifico investimento è pari al costo iniziale dell’investimento. In altre parole rappresenta il periodo di tempo necessario affinché il VAN del Progetto sia pari a Zero (0,00).

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